Estratto di cuore 2. Dal lavoro di Michele Ransenigo 3^ A CAT.
-Dov’è
Luca?-
-Scusi
signorina? C’è molto vento qui nei campi. Non ho capito!-
-Dov’ééééé
LU-CA?-
-Non
lo sooooo! Oggi era molto triste. FORSE IN CAMERA!-
-GRAZIE!-
Era
ormai quasi sera, di domenica. In ghingheri decise di recarsi nella
sua stanza e rivolgergli la parola. Arrivò davanti alla porta
socchiusa senza farsi sentire.
Luca
intravide un’ombra:
-Non
entrare papà!-
-Sono
Clara-.
***
Aprì
lentamente la porta. Due occhi arrossati fecero capolino e si
strizzarono alla luce del tramonto.
Erano
occhi belli e buoni. Clara lo vide.
Luca
fece cenno di sì col capo, si scostò dalla porta e fece cenno di
entrare. Sembrava un film muto.
-Ciao,
mi sembra di aver capito che ti chiami Luca-
-Sì.
Ciao, mi sembra di aver capito che ti chiami Clara”
Risero
-Scusa
per prima se ti ho detto di andartene. Ho pensato mi stessi spiando
di nascosto-
-Tu
devi scusare me, dovevo farmi sentire e chiederti se potevo entrare-
disse Clara.
Nel
cortiletto dietro alla cascina, sotto le scale, si accucciarono su un
gradino e iniziarono a parlare guardandosi negli occhi.
Erano
occhi belli e buoni.
Entrambi
se ne accorsero.
Fecero
due passi.
💪🏻
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